"Meménto Homo quia pùlvis es, et in pùlverem revertéris" (Gn 3,19).
Compagnia della Buona Morte
sotto il patrocinio dei santi Giuseppe, Michele e Benedetto
La morte nella Sacra Scrittura
Di seguito proponiamo una serie di estratti significativi dalla Sacra Scrittura, tanto dell'Antico che del Nuovo Testamento, sulla Morte e sul Giudizio che attende ogni uomo al termine della sua vita.
Dall' Antico Testamento
Gen 3,17-19 All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane; finché tornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere tornerai!».
Nu 23:10 Chi può contare la polvere di Giacobbe, o calcolare il quarto d'Israele? Possa io morire della morte dei giusti e possa la mia fine essere simile alla loro!»
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De 24:16 Non si metteranno a morte i padri per colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per colpa dei padri; ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.
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De 30:15 Vedi, io metto oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male;
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De 30:19 Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza.
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1Sam 20:3 com'è vero che il Signore vive e tu stesso vivi, tra me e la morte non c'è che un passo.
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2Sam 1:23 Saul e Gionatan, tanto amati e cari mentr'erano in vita, non sono stati divisi nella loro morte. Erano più veloci delle aquile, più forti dei leoni!
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2Sam 22:5 Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato.
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2Sam 22:6 I legami del soggiorno dei morti mi avevano attorniato, i lacci della morte mi avevano sorpreso.
2Cr 15:13 chiunque non cercasse il Signore, Dio d'Israele, doveva essere messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna
Giob 3:5 Se lo riprendano le tenebre e l'ombra di morte, resti su di esso una fitta nuvola, le eclissi lo riempiano di paura!
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Giob 3:21 Essi aspettano la morte che non viene, la ricercano più che i tesori nascosti.
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Giob 5:20 In tempo di carestia ti scamperà dalla morte, in tempo di guerra dai colpi della spada.
Giob 7:15 "io preferisco soffocare, a queste mie ossa preferisco la morte".
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Giob 10:21-22 prima che me ne vada, per non più tornare, nella terra delle tenebre e dell'ombra di morte: terra oscura come notte profonda, dove regnano l'ombra di morte e il disordine, il cui chiarore è come notte oscura».
Giob 30:23 Infatti, lo so, tu mi conduci alla morte, alla casa di convegno di tutti i viventi.
Sap 2,23-24 Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.
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Sal 6:5 Poiché nella morte non c'è memoria di te; chi ti celebrerà negli Inferi?
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Sal 9:14-15 Abbi pietà di me, o SIGNORE! Vedi come mi affliggono quelli che mi odiano, o tu che mi fai risalire dalle porte della morte,
Sal 12:3 Guarda, rispondimi, o SIGNORE, mio Dio! Illumina i miei occhi perché io non m'addormenti del sonno della morte,
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Sal 15:10 Tu [o Signore] non abbandonerai l'anima mia negli Inferi, né permetterai che il tuo santo veda la corruzione.
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Sal 17:5-7 Mi circondarono ambasce di morte e i torrenti dell’iniquità mi costernarono: le ambasce degli Inferi mi circondarono, mi sorpresero lacci di morte. Nella tribolazione mia invocai il Signore, e gridai verso il mio Dio. Ed egli ascoltò dal suo santo tempio la mia voce.
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Sal 22:4 Anche se camminassi nella valle oscura della morte, io non temerei alcun male, perché Tu [Signore ] sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.
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SALMO 3:1-10
Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata,
e ricoperti i peccati.
2 Beato l'uomo cui il Signore non imputa colpa
e nel cui spirito non c'è inganno.
3 Finché ho taciuto [il mio peccato], le mie ossa si consumavano
tra i lamenti che facevo tutto il giorno.
4 Poiché giorno e notte la tua mano si appesantiva su di me,
il mio vigore inaridiva come per arsura d'estate.
5 Davanti a te ho ammesso il mio peccato,
non ho taciuto la mia iniquità.
Ho detto: «Confesserò le mie trasgressioni al Signore»,
e tu hai perdonato la malizia del mio peccato.
6 Perciò ogni uomo pio t'invochi mentre puoi essere trovato;
e qualora straripino le grandi acque,
esse, per certo, non lo raggiungeranno.
7 Tu sei il mio rifugio, tu mi proteggerai nelle avversità,
tu mio gaudio, liberami da coloro che m’attorniano.
8 «Io ti istruirò e ti insegnerò la via per la quale devi camminare;
io ti consiglierò e avrò gli occhi su di te».
9 Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto,
con morso e con briglia stringi [o Signore]
le mascelle di coloro che a te non s’accostano.
10 Molti dolori subirà l'empio;
ma chi confida nel Signore sarà circondato dalla sua grazia.
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Sal 32:16-17 Il re non si salva per l’esercito numeroso, né il prode
si salva per la sua grande forza. Il cavallo non giova per la salvezza:
con tutto il suo vigore non trarrà in salvo [il cavaliere].
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Sal 33:22-23 La morte dei peccatori è orribile, e quelli che odiano il giusto saranno colpiti. Riscatta il Signore l’anima dei suoi servi, e non saranno colpiti quanta sperano in lui.
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Sal 36:27 Rifuggi dal male e fa’ il bene, e abiterai nei secoli dei secoli.
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Sal 36:28 I malvagi saranno puniti, e la stirpe degli empi sarà annientata
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Sal 43:22 Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, considerati come pecore da macello.
Sal 47:15 «Questo è Dio, il nostro Dio in eterno; egli sarà la nostra guida fino alla morte».
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SALMO 48
Ascoltate, popoli tutti;
porgete orecchio, abitanti del mondo,
2 plebei e nobili,
ricchi e poveri tutti insieme.
3 La mia bocca dirà parole sagge,
il mio cuore mediterà pensieri intelligenti.
4 Io presterò orecchio a un proverbio,
canterò sulla cetra il mio enigma.
5 Perché temere nei giorni funesti,
quando mi circonda la malvagità dei miei avversari?
6 Essi hanno fiducia nei loro beni
e si vantano della loro grande ricchezza,
7 ma nessun uomo può riscattare il fratello,
né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.
8 Il riscatto dell'anima sua è troppo alto,
e il denaro sarà sempre insufficiente,
9 perché essa viva in eterno ed eviti di veder la tomba.
10 Infatti la vedrà: i sapienti muoiono;
lo stolto e l'ignorante periscono tutti
e lasciano ad altri le loro ricchezze.
11 Pensano che le loro case dureranno per sempre
e che le loro abitazioni siano eterne;
perciò danno i loro nomi alle terre.
12 L’uomo nella prosperità non capisce: è simile alle bestie che periscono.
13 Questo loro modo di comportarsi è follia;
eppure i loro successori approvano i loro discorsi.
14 Sono cacciati come pecore nel soggiorno dei morti;
la morte è il loro pastore;
e al mattino gli uomini retti li calpestano.
La loro gloria cesserà negli Inferi, e non avrà altra dimora.
15 Ma Dio riscatterà l'anima mia dal potere dell’Inferno,
perché mi prenderà con sé.
16 Non temere se uno s'arricchisce,
se aumenta la gloria della sua casa.
17 Perché, quando morrà, non porterà nulla con sé;
la sua gloria non scenderà con lui.
18 Benché tu, mentre vivi, ti ritenga felice,
e la gente ti ammiri per i tuoi successi,
19 tu te ne andrai con la generazione dei tuoi padri,
che non vedranno mai più la luce.
12 L’uomo nella prosperità non capisce: è simile alle bestie che periscono.
Sal 54:16 Cada la morte su di loro. Scendano vivi negli Inferi,
Poiché nelle loro case e in cuor loro non v'è che malvagità.
Sal 54: 23-24 Getta sul Signore il tuo affanno, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà che il giusto vacilli in eterno. Ma tu, o Dio, farai scendere costoro [i malvagi] nella tomba; gli uomini sanguinari e fraudolenti non arriveranno alla metà dei loro giorni; ma io confiderò in te, o Signore.
Sal 55:13 hai salvato l'anima mia dalla morte, hai preservato i miei piedi dalla caduta, perché io cammini, davanti a Dio, nella luce dei viventi.
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Sal 68:20 Il nostro Dio è un Dio che libera; Dio, il Signore ci preserva dalla morte.
Sal 89:48 Qual è l'uomo che viva senza veder la morte? Che scampi l'anima sua al potere del soggiorno dei morti?
Sal 107: 10 Altri dimoravano in tenebre e in ombra di morte, prigionieri nell'afflizione e nelle catene; 14 li fece uscire dalle tenebre e dall'ombra di morte, spezzò le loro catene; 18 l'anima loro rifiutava qualsiasi cibo, ed erano giunti fino alle soglie della morte; 20 Mandò la sua parola, li guarì e li salvò dalla morte.
Sal 109:31 poiché egli [il Signore] sta alla destra del povero per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.
Dal Vangelo
Matteo 13,24-30
«Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio».
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Matteo 13,47-50
«Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti».
Matteo 25,14-30
«Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque.
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti».
Matteo 25 41,-46
"Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna»".
Luca 13,23-28
"Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Rispose: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, vi dico, cercheranno di entrarvi, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: Signore, aprici. Ma egli vi risponderà: Non vi conosco, non so di dove siete. Allora comincerete a dire: Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze. Ma egli dichiarerà: Vi dico che non so di dove siete. Allontanatevi da me voi tutti operatori d'iniquità! Là ci sarà pianto e stridore di denti quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio e voi cacciati fuori".