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Che cos'è la Santa Messa?

"La Santa Messa è il Sacrificio del Corpo e del Sangue di Gesù Cristo che, sotto le specie del pane e del vino, si offre dal sacerdote a Dio sull'altare, in memoria e rinnovazione del Sacrificio della Croce".

 

(Catechismo di San Pio X)

Nuova Messa e "Vecchia" Messa

Nel 1969 Papa Paolo VI promulgò un nuovo messale, stabilendo un nuovo culto divino che sarebbe andato a sostituire il rito bimillenario della Chiesa Cattolica. Questa riforma liturgica che nei fatti ha assunto più i caratteri di una “rivoluzione”, è comunemente conosciuta come “Nuova Messa”, o “Messa del Concilio”, o “Messa di Paolo VI”. Tecnicamente essa è definita «Novus Ordo Missae» cioè la “Nuova Forma della Messa”.

 

La Compagnia della Buona Morte di san Giuseppe, san Michele e san Benedetto raccomanda caldamente ai suoi membri aderenti di frequentare esclusivamente la Santa Messa tradizionale, ossia quella trasmessa ininterrottamente dalla Sacra Tradizione, ossia dagli Apostoli, dai Padri della Chiesa, dal Magistero e dalla pietà della Chiesa, attraverso i secoli fino a noi e codificata in maniera stabile dal Papa San Pio V.

La Messa tradizionale è conosciuta comunemente come “Messa Tridentina”, o “Messa Gregoriana”. La Tradizione, insegna il Catechismo, è insieme alla Sacra Scrittura fonte della Divina Rivelazione ossia del depositum fidei ovvero l’insieme delle verità contenute nella dottrina cattolica e che ogni battezzato deve conoscere e, soprattutto, credere fermamente.

 

Alcuni esempi di celebrazioni della Nuova Messa (di Paolo VI)

Ma perchè assistere esclusivamente alla Messa Tradizionale?

 

Se volessimo sintetizzare in maniera estrema una questione tanto complessa quanto cruciale per la fede e la salvezza delle anime, dovremmo dichiarare (almeno) due motivi fondamentali:

  1. Perché, come scrissero a Paolo VI i cardinali Bacci e Ottaviani la nuova Messa «rappresenta, sia nel suo insieme come nei particolari, un impressionante allontanamento dalla teologia cattolica della Santa Messa, quale fu formulata nella Sessione XXII del Concilio di Trento”, il quale, fissando i «canoni» del rito, eresse “una barriera invalicabile contro qualunque eresia che intaccasse l’integrità del Mistero» (Esame Critico del Novus Ordo Missae). [Il card. Alfredo Ottaviani era l’allora prefetto del Santo Uffizio, oggi chiamato Congregazione per la Dottrina della Fede, ossia l’organo massimo di difesa dell’ortodossia della fede contro gli errori e l’eresia.]

  2. Perché la nuova Messa, con le sue ambiguità e il suo permissivismo, ci espone all’ira di Dio, perché facilita il rischio di celebrazioni invalide. «I sacerdoti che in un prossimo avvenire, non avranno ricevuto la formazione tradizionale e che si affideranno al Novus Ordo col fine di ‘fare ciò che fa la Chiesa’, consacreranno validamente? È lecito dubitarne» (Breve Esame Critico del Novus Ordo Missae, n. 15).

Le ragioni per rifiutare il rito moderno (Nuova Messa) sono molteplici. Ecco quali:

Breve esame critico

del «Novus Ordo Missæ»

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Nel 1969 i cardinali Alfredo Ottaviani e Antonio Bacci presentarono a S.S. Paolo VI un'analisi dettagliata del Nuovo Messale appena promulgato, esponendogli tutti i punti principali in cui esso si allontanava dalla dottrina cattolica sulla Santa Messa, ma anche come quel Nuovo Rito veicolasse una dottrina più protestante favorendo la confusione circa il senso autentico della Sacra Liturgia.

Un documento prezioso e di grande autorità dottrinale...

Perché tornare alla Messa di San Pio V ?

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"La riforma liturgica, quella voluta da Paolo VI e realizzata con il contributo e la soddisfazione di teologi protestanti, “ha prodotto - come dice il Card. Ratzinger - dei danni estremamente gravi per la fede!” (JOSEPH RATZINGER, La mia vita, p. 112).

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Una testimonianza drammatica e accorata di un sacerdote, padre Louis Demornex, che ha scelto, in scienza e coscienza, di celebrare soltanto la Santa Messa secondo il rito bimillenario della Chiesa Cattolica.

61 ragioni per non assistere alla
Nuova Messa

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Il presente documento fu originariamente redatto dai sacerdoti dell’Unione Sacerdotale San Giovanni Maria Vianney di Campos. Questa unione sacerdotale è nata nel 1981 su iniziativa di sacerdoti che si rifiutavano di celebrare la nuova Messa, i quali si rivolsero a Mons. Antonio De Castro Mayer, da poco costretto a dimettersi, per gli stessi motivi, da vescovo della diocesi di Campos...

Padre R. Calmel op: La stabilità della Liturgia

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"I responsabili dell’anarchia della nuova Messa hanno creduto opportuno scartare questa fissità, questa organizzazione salda, mandando a passeggio latino, formule e gesti. Attraverso manipolazioni sleali, e delle quali è difficile determinare il valore giuridico, hanno cambiato i gesti della Messa al punto che l’assemblea prende un atteggiamento da ministro principale e il sacerdote, invece, è ridotto ad un assistente uguale agli altri o poco più...".

La Messa di Lutero

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"Oggi noi ci troviamo in una crisi straordinaria e non possiamo seguire queste riforme. Dove sono i buoni frutti di queste riforme? Io me lo domando veramente! La riforma liturgica, la riforma dei seminari, la riforma delle congregazioni religiose, tutti questi capitoli generali! [...] Certamente noi dobbiamo pregare, pregare! È un assalto del demonio contro la Chiesa quale non abbiamo mai visto. Dobbiamo pregare Nostra Signora, la Beatissima Vergine Maria, di venire in nostro soccorso, perché veramente non sappiamo cosa avverrà domani..."

Il Santo Sacrificio

della Messa

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"L’eresia protestante, che raggira i nostri amati figli, più o meno, da ogni parte, ha svuotato la concezione della Messa, e, attraverso una tale deformazione, ha strappato dal seno della Chiesa molte nazioni dell’Europa, e, ancora oggi, tenta di sviare i cattolici dal cammino della salvezza.
D’altronde, amati figli, è cosa abituale per l’eresia insinuarsi, in mezzo ai fedeli, attraverso adulterazioni della santa Messa..."

L'insegnamento mirabile di mons. Antonio de Castro Mayer (+ Campos, 25 aprile 1991).

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